Un anno fa abbiamo pubblicato qui su Info Cooperazione una guida collaborativa che potesse aiutare gli operatori della cooperazione allo sviluppo a comprendere il nuovo Quadro Logico di EuropeAid e a districarsi nell’evoluzione della progettazione europea. Il riscontro è stato entusiasta, la guida è stata scaricata gratuitamente da oltre 4000 utenti del blog. Questo ci ha confermato che si trattasse di un tema di interesse, su cui era necessario un approfondimento.

Anche l’approccio collaborativo è stato particolarmente apprezzato dagli operatori del settore. Due mesi fa abbiamo avviato una seconda esperienza di questo tipo a seguito di una serie di articoli sulla Teoria del Cambiamento (Theory of Change).

Si tratta di un approccio metodologico che si sta diffondendo sempre più nel nostro ambito e che potrebbe aiutare le organizzazioni a pianificare, programmare e valutare in modo più efficace le proprie iniziative in un’ottica di cambiamento duraturo e misurabile.

Questa volta, però, per sondare l’effettivo interesse da parte dei lettori, abbiamo effettuato un breve survey online al quale hanno risposto più di 100 colleghi. I risultati ci hanno confermato che c’è molto interesse rispetto all’approccio metodologico della Theory of Change, anche perché sempre più spesso ne troviamo traccia nelle linee guida dei donatori e nei documenti di indirizzo della cooperazione internazionale.

Eppure sembra che siano ancora poche le organizzazioni che sono entrate davvero nel merito di questo strumento, mentre sono molti i colleghi che vogliono approfondirlo per valutarne l’utilità, l’impatto e la compatibilità con i bisogni del proprio contesto organizzativo.

La guida, che da oggi è possibile scaricare gratuitamente, vuole dare una prima risposta a questo bisogno.

Senza la pretesa di esaurire un argomento complesso, con questa guida abbiamo accettato la sfida di approfondire in modo estremamente pratico rischi e opportunità della ToC, in particolare in ambito di ridefinizione delle strategie e di progettazione. Siamo certi che, anche grazie ai casi studio e alle risorse in Appendice, il lettore ne trarrà indicazioni utili per il proprio lavoro quotidiano.

Ma c’è dell’altro, non ci fermiamo qui. Questa guida non è che un “mattoncino” per costruire insieme a voi una riflessione più ampia per il settore: non è più tempo di valutazioni sommarie e superficiali del nostro operato, autoreferenziali, puramente formali o persecutorie.

Prima ancora dei donatori, sono a chiedercelo i milioni di persone per le quali esistiamo. È in primis per loro e con loro che dobbiamo dare il nostro meglio in termini di generazione di cambiamenti significativi e duraturi nell’accesso ai diritti fondamentali, il che si traduce anche nella dignità e nella bellezza che possiamo contribuire a creare grazie al nostro lavoro.

Dobbiamo essere in grado di dimostrare il nostro impatto in modo rigoroso (e sappiamo quanto sia difficile, soprattutto in alcuni contesti di intervento) e farci guidare nelle nostre decisioni dalla migliore evidenza possibile a nostra disposizione.

Molto concretamente, con Info Cooperazione continueremo a costruire nuovi “mattoncini” già nei prossimi mesi. Siamo certi che avremo la stessa grande risposta avuta fino a oggi in termini di partecipazione da parte di tutti i lettori.

Un ringraziamento speciale a chi si è messo in gioco dedicando il suo tempo a questo lavoro di apprendimento collaborativo.

Trovate tutti i dettagli dentro la guida.

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